Antonio Sant’Elia e il cimitero della brigata Arezzo di Monfalcone

Nell’ambito del quarto Festival del Libro della Grande Guerra, domenica 19 novembre 2017 alle ore 12.30 presso la Casa della Cultura Igo Gruden –Duino&Book, Alessandro Morgera, presidente di Italia Nostra – Sezione Gorizia parlerà di “Architettura in guerra. Antonio Sant’Elia e il cimitero della brigata Arezzo di Monfalcone”.

Verrà proposta la ricostruzione degli ultimi momenti di vita dell’architetto comasco Antonio Sant’Elia, fantasioso e stravagante progettista delle più ardite invenzioni futuriste.

Sant’Elia muore nel 1916 a ventotto anni sul Carso monfalconese. Appena giunto a Monfalcone, inquadrato nella Brigata Arezzo, viene incaricato dal suo comandante di progettare la sezione cimiteriale della brigata, all’interno del più esteso camposanto militare presente in città.

Per una tragica casualità sarà proprio Sant’Elia a venir sepolto nel cimitero da lui stesso progettato ed ancora in corso di realizzazione. Sino a pochissimi anni prima Sant’Elia tracciava profili svettanti e veloci di grattacieli, centrali idroelettriche, aeroporti e fabbriche, sognando una metropoli vertiginosa. In questo cimitero il giovane architetto-soldato concepisce invece un’architettura raccolta e meditativa, tutt’altro che futurista.

Attraverso documenti, articoli, disegni e fotografie si è potuto ricostruire la storia di un luogo che oggi non esiste più.

Lo studio è pubblicato in “Bisiacaria”, Associazione Culturale Bisiaca, numero unico 2017, stampa novembre 2016, pp. 82-96